4 modi per ottenere di più con meno sforzo
Un Professionista, o un Solopreneur, ha una caratteristica che lo contraddistingue rispetto a un Imprenditore: lavora da solo.
Nella migliore delle ipotesi, coadiuvato da uno o più collaboratori, che il più delle volte intervengono solo su aree circoscritte del business e in momenti specifici.
Ad esempio, magari c’è quello che lo aiuta con i social, c’è quello che lo aiuta nella vendita, c’è quello che smista le chiamate.
Ma di fatto, tutto il peso del business è sulle spalle del Professionista e del Solopreneur.
È lui/lei che prende decisioni, che si assume responsabilità, che analizza le criticità.
- Non ha manager con la sua stessa visione, su cui contare.
- Non ha prime linee che si prendano l’onere delle scelte.
- Non ha team allargati che remino come una squadra.
È così, spesso, nel buio della sua stanza, alla sera, si ritrova a fare i conti, a scrivere le email, a preparare i preventivi.
Fino a tardi.
E la mattina ricomincia presto, perché non può permettersi di buttare nemmeno un minuto del suo prezioso tempo.
Poi, ogni volta che esce un social o uno strumento tecnologico nuovo quasi gli prende un colpo, perché lo assale l’atroce domanda:“Dio, adesso dovrà imparare a usare anche questo?!?”
Sì, sto parlando con te.
Sì sì, sto parlando DI te.
Se hai scelto la strada da Professionista o Solopreneur, sai bene che puoi contare praticamente solo sulle tue forze.
[A meno che un giorno non decidi di diventare una azienda a tutti gli effetti, con dipendenti, strutture, macchinari, reparti, …ma questa è un’altra storia.].
Come dipendente, ho trascorso diversi anni dentro le aziende, e sempre di grosso calibro.
E oggi ne trascorro altrettanto come Consulente.
Lì dentro, per quanto le difficoltà non manchino affatto, c’è però un grande vantaggio rispetto al Professionista o Solopreneur.
Infatti, se c’è una inefficienza in termini di processo, questa si spalma su decine, se non centinaia di persone, e alla fine molto spesso si diluisce, fino quasi a non impattare più per nulla.
Magari c’è il dipendente che recupera il tempo perso da altri, c’è quello che rimedia alla sbavatura di un collega, c’è quello che riaggiusta le stupidaggini fatte da un capo.
Ma se lavori in solitudine, non la scampi mai.
Una inefficienza ti consegna sempre il suo conto salato, sbattendotelo in faccia bruscamente.
Spesso, anzi, una piccola inefficienza può gonfiare i suoi effetti fino a farti saltare il banco prima che tu te ne possa accorgere.
Esempi banali?
Eccoli.
- Se impieghi troppo tempo per parlare con ogni potenziale cliente sperando di convertirlo a cliente pagante, stai di fatto sottraendo tempo ai tuoi già clienti, e questo potrebbe tradursi in qualche disservizio che alla fine potrebbe portarli a scappar via da te.
- Se, ammaliato dall’ultimo social network, spari soldi nel cannone del marketing e lo fai senza una vera strategia, potresti ritrovarti a buttare via in una settimana tutto il budget che ti eri dato per il marketing di sei mesi, e senza risultati.
- Se non tieni d’occhio i tuoi numeri, ad esempio, può succedere che il commercialista ti consegni un F24 da panico che ti costringa a chiedere un prestito per sostenerlo.
Compreso questo, voglio dirti cosa mi sforzo di fare io.
È una battaglia continua, perché il livello di perfezione non si raggiunge forse mai.
Ma da quando ho deciso che la mia direzione debba essere questa, so verso dove devo indirizzare le vele.
E anche se non si raggiunge mai la terra promessa, perlomeno si guadagnano un sacco di nodi di velocità.
Ho individuato almeno 10 aree su cui è possibile mettere mano per raggiungere lo scopo finale che immagino vogliamo tutti, e che quindi vuoi anche tu:
ottenere risultati migliori con uno sforzo minore.
Però di queste 10 aree te ne dirò solo 4.
Perché solo 4?
Beh, potrei rispondere semplicemente
“Perché sono una persona orrenda”.
E sarebbe in effetti la verità.
Ma in questo caso la realtà è che se te le dicessi tutte e 10, andrei in contraddizione proprio con una di queste aree.
Per cui non posso.
La buona notizia, però, è che anche solo mettendo mano alle 4 aree che ti esporrò (anzi, alla metà della metà), potresti guadagnarne già molto.
Per ciascuna area, ti fornirò anche alcuni esempi.
Non esaustivi, ma mirati a farti comprendere quanta carne intorno all’osso c’è da rosicchiare, prima di buttar via la coscia e prenderne un’altra.
Vai.
1) Fai il meglio possibile con quello che hai già, prima di tentare strade nuove.
Questa area prevede molteplici sfaccettature.
Ad esempio:
– Prima di cercare clienti nuovi, assicurati che quelli che hai già siano serviti al meglio
– Prima di cercare clienti nuovi, assicurati che a quelli che hai stai già proponendo tutti i tuoi possibili servizi affinché spenda con te (e non con altri) i soldi necessari a raggiungere i suoi (i SUOI!) scopi (rileggi lo #Spiegone106: https://alessandroprincipali.com/qual-e-il-vero-scopo-di…/)
– Prima di fare pubblicità a pagamento, usa quello strumento pubblicitario che è al tempo stesso il più efficace di tutti e anche il più economico (costo zero): ovvero, trasforma i tuoi clienti entusiasti in ambassador felici di portarti altri clienti
– Prima di lanciarti in un social nuovo, sfrutta al massimo quello su cui hai già un seguito più o meno nutrito
– Prima di lanciarti su uno strumento nuovo, assicurati che quello/i in uso attualmente sia già sfruttato al massimo in ogni sua caratteristica
– Prima di cercare nuovi collaboratori per nuove attività, forma quelli che hai già (sì, anche se NON sono tuoi dipendenti, ma freelance) così da avere nuove competenze a disposizione già in casa
– … (in generale, la regola aurea è: ogni volta che vuoi “cambiare” qualcosa, o “allargarti”, domandati: ho sfruttato al massimo le risorse che ho già?)
2) Genera nuove idee attraverso un processo che garantisca di andare a segno in modo mirato e veloce.
Ad esempio:
– Prima di passare le ore, i giorni, le settimane alla ricerca di nuove idee per il tuo business, prendi semplicemente spunto da ciò che osservi intorno a te e risolvi i problemi che vedi (rileggiti lo #Spiegone102: https://alessandroprincipali.com/come-generare-dal-nulla…/)
– Prima di sprecare tempo e cartucce domandandoti come migliorare il tuo servizio, chiedilo semplicemente ai tuoi clienti, sapranno spiegartelo in pochi minuti
– Prima di pensare a come innalzare la qualità del servizio che offri, pensa alle cose che ti scocciano quando il cliente sei tu, e aggiusta il tiro per non fare lo stesso
– Prima di chiederti come potresti rendere il tuo servizio differente, guardati intorno a prendi spunto da settori che non c’entrano niente col tuo (ti sembrerà un paradosso, ma “copiare” quello che avviene nel tuo stesso settore è la strada peggiore, mentre funziona alla grande copiare quel che avviene in settori diversi)
3) Costruisci un sistema di validazione delle idee che sia 100% no-spreco.
Ad esempio:
– Prima di innamorarti di una tua nuova idea, chiedi ai tuoi clienti o a potenziali tali cosa ne pensano, saranno loro a dirti la cruda verità
– Prima di buttare un sacco di energie nel costruire un nuovo servizio alla perfezione, lancialo sul mercato quando è ancora in fase embrionale e vedi se qualcuno è già disposto a PAGARLO così com’è
– Invece di lanciare un nuovo servizio solo quando è arrivato a un livello impeccabile di realizzazione, lancia una versione anche solo minimamente fruibile, e poi migliorala strada facendo man mano che i clienti la comprano
– Prima di arrovellarti sulle caratteristiche che dovrà possedere il tuo nuovo servizio, chiama i tuoi clienti più affezionati e costruiscilo insieme a loro come una vera community, in cambio di premi o riconoscimenti
– Prima di creare un tuo nuovo servizio, fai una landing page e chiedi di “mettersi in lista” per riceverlo, avrai così un’idea immediata di quanto interesse c’è, prima ancora di averlo realizzato.
4) Fai girare i soldi al meglio
Ad esempio:
– Taglia le spese superflue che servono solo a gonfiare il tuo ego ma che non hanno una correlazione diretta con la qualità del tuo servizio (ad esempio, hai davvero bisogno della versione in assoluto più costosa del Mac, se devi solo usare PowerPoint e inviare le email?!)
– Trasforma gradualmente. tutto ciò che oggi è un costo, e fallo diventare investimento (ergo: ogni soldo speso deve servire a riportarne indietro almeno un altro)
– Misura quanto ti fa guadagnare in media un nuovo cliente nell’arco di 1-2-3-5 anni (valuta tu un arco temporale appropriato a seconda del tuo business)
– Verifica quanto ti costa acquisire un cliente (in sostanza: prendi tutti i soldi che ti servono a tenere in piedi il tuo business per, ad esempio, un anno, e dividili per il numero di clienti che acquisisci nello stesso periodo di tempo)
– Prendi i due numeri dei due punti precedenti, al primo sottrai il secondo, ed ecco che sai quanto ti fa guadagnare REALMENTE ogni cliente in media nel medio-lungo periodo
– Piuttosto che versare soldi in tasse come un rubinetto aperto, quei soldi investili in attività che siano in grado di accrescere il tuo valore e al tempo stesso siano deducibili fiscalmente (brutalmente, conteggio fatto con l’accetta solo per capirci: se spendi 1000€ per un corso di formazione, non solo ottieni competenze che ti permetteranno di venderti meglio e guadagnare di più, ma contemporaneamente abbassi le tue tasse di 500€)
Ogni atleta sa perfettamente che per avere successo nello sport occorre senz’altro rinforzare la propria muscolatura, la propria elasticità, la propria forza esplosiva, la propria resistenza (a seconda del tipo di sport).
Ma è (ALMENO!) altrettanto importante anche imparare a dosare la propria energia, perché se questa finisce prima dell’arrivo al traguardo, o della fine del match, il rischio grande è quello di vanificare tutta la performance.
Allo stesso modo, un Professionista o Solopreneur sa che le proprie forze (fisiche, mentali, economiche) sono le uniche su cui possa contare.
Se non trova il modo di metterle in leva, mirando contemporaneamente al massimo risultato e al minimo sforzo, a metà rischia di abbandonare la gara.
Anche se fino a quel momento era primo.