Come delegare il tuo marketing
Risposta breve: non puoi delegarlo.
Risposta lunga: continua a leggere.
Anche questa settimana che ti aspetta sarà intensa e faticosa.
- Avrai appuntamenti a cui presentarti – virtualmente, con ogni probabilità – tramite Zoom o altre piattaforme.
Dovrai prepararli con molta attenzione, già lo sai. - Avrai attività da organizzare:
i clienti ti hanno chiesto di portare avanti quei progetti di cui avete parlato, e sai già che dovrai impiegare qualche ora serale o notturna, perché di tempo durante la giornata proprio non ne hai. - Poi c’è quell’idea – o quellE ideE – che ti ronza in testa da mesi e a cui hai giurato che avresti messo in mano non appena di ritorno dalle vacanze estive.
I primi di settembre avresti iniziato a lavorarci su seriamente.
Ma siamo a metà novembre e quell’idea è ancora lì, a prendere muffa, e più passa il tempo e più inizi a pensare che forse non la realizzerai mai. - Poi c’è la tua famiglia: i tuoi figli che giustamente ti reclamano, moglie/marito/partner che son stufi di star dietro ai tuoi ritmi folli, genitori che non riesci mai a vedere.
- Anche le amiche e gli amici ti rinfacciano puntualmente ogni settimana che vederti è impossibile.
Tutto questo ti porta una certa dose di stanchezza e di stress.
Talvolta ti domandi se ne valga le pena. E la risposta che ti dai è sempre SI.
Perché hai un progetto professionale da realizzare, una visione da concretizzare, un sogno da avverare. E allora continui, a testa bassa, a darti da fare, ogni giorno, ogni ora, ogni sera.
E poi un giorno ti rendi conto che le tue capacità, le tue competenze, le tue abilità, da sole, non bastano.
Le competenze, da sole non bastano
- Magari è successo perché non ne potevi più di vedere altri tuoi competitor bravi la metà di te, ottenere molta più soddisfazione di te.
- O magari è successo perché qualche amico un giorno ti ha detto “siamo nel 2020, non puoi non fare marketing!”
- O magari proprio frequentando questo gruppo, come è stato per molti di voi, si è accesa una lampadina: devo iniziare a metterci la faccia, devo cominciare a rendermi visibile, devo dare inizio a un nuovo capitolo della mia storia professionale in cui, finalmente, comunico all’esterno.
Così, hai iniziato a domandarti: da dove parto?
E soprattutto:ma quando lo faccio?!?!
Che il tempo mi basta a malapena per portare avanti il mio lavoro, figurati se riesco a mettermi a far marketing!
E poi, ecco l’idea grandiosa! L’idea che in un colpo solo avrebbe risolto contemporaneamente entrambi i problemi:non sai da dove cominciare?
No problem! Ci pensa qualcun altro!
Non hai tempo di farlo?
No problem! Ci pensa sempre qualcun altro!
- Ed eccoti lì, a guardarti intorno, alla ricerca di qualcuno che potesse svolgere il lavoro al posto tuo.
- Un professionista che potesse prendere in mano la tua comunicazione una volta per tutte e spararti con un cannone nell’Olimpo della visibilità.
- Un’agenzia, magari, che potesse afferrare le redini del tuo personal marketing e lasciarti godere comodamente il viaggio, lasciandoti solo la scocciatura di doverti di tanto in tanto chinare a raccogliere i dollaroni che, inevitabilmente, sarebbero piovuti in automatico sulla tua testa.
“Devo trovare qualcuno a cui **DELEGARE **la mia comunicazione e il mio marketing”, ti sei detto.
Il Marketing non è delegabile
La ricerca sembrava filare al meglio ma… Ma non avevi calcolato che sulla tua strada avresti incontrato me. Ovvero un personaggio meschino e brutale, che senza provare scrupoli ti avrebbe rovesciato in faccia l’amara verità.
Ovvero: il tuo marketing NON È delegabile. Puoi certamente delegare l’operatività quotidiana, ma dimentica di poter lasciare che qualcuno faccia il lavoro strategico al posto tuo.
La strategia a monte deve essere tua. Sempre. All’inizio e poi ancora strada facendo. Tu sei il generale stratega, nessun altro.
Nessun consulente, nessuna agenzia, nessun professionista può coprire il ruolo al posto tuo.
Sei tu che devi sapere:
- cosa devi comunicare
- a chi comunicarlo
- in che modo
- con quali scopi
- Questo vuol dire che devi TU conoscere il tuo posizionamento e raffinarlo giorno dopo giorno.
- Devi TU definire il tuo pubblico target con il laser
- Devi TU stabilire il linguaggio da utilizzare con coraggio
- Devi TU scegliere i migliori strumenti fra quelli che hai a disposizione
- Devi TU sapere cosa funziona e cosa no.
- Devi TU avere chiaro, passo dopo passo, quali sono gli obiettivi da portarti a casa.
Dopodiché, devi certamente trovare qualcuno che possa aiutarti a farlo, nell’operatività giornaliera.
Ma la farina deve venire dal tuo sacco.
E aggiungo: anche rispetto alle attività che delegherai, non puoi pensare di essere completamente digiuno.
Per delegare efficacemente, devi conoscere i pilastri concettuali di ciò che sta delegando:
- devi sapere qual è il modo di impostare correttamente una strategia di comunicazione e di marketing, per confrontarti con chi la metterà a terra per te
- deve sapere come si scrive, per confrontarti con chi scriverà per te
- devi sapere cosa è ragionevole aspettarsi e cosa no, per non rischiare di avanzare richieste assurde, o viceversa per controllare che il lavoro per te sia fatto bene
So che starai pensando:
sarebbe bello, ma non ho davvero tempo per questo. Ho già poco tempo per dedicarmi alla mia attività, a me serve qualcuno a cui delegare in toto questo tipo di lavoro proprio per poter liberare la mente. Ma se devo saperne come lui/lei, diventa un ulteriore carico per me e allora sto da capo a dodici!
Lo so. Non posso negarlo. Ma è così che stanno le cose.
La comunicazione e il marketing non sono UNA PARTE della tua attività. Sono LA tua attività.
So che è difficile da masticare questo concetto.Perché ci hanno sempre abituato a vederla all’opposto.Ci hanno abituato a credere che tu devi solo pensare a far bene il tuo lavoro erogando al meglio il tuo servizio, poi ci penserà qualcun altro a “farti la pubblicità”.
Ma il punto è proprio qui: il marketing NON è “la pubblicità”.
Marketing significa, se volessimo tradurlo dall’inglese:“lavorare il mercato”.
Ovvero:
- definire come posizionarti e continuare a lavorarci nel tempo
- costruire una idea differenziante rispetto ai concorrenti diretti e indiretti
- definire a quale segmento specifico vuoi rivolgerti
- stabilire come vuoi parlare a queste persone.
- fissare degli obiettivi ambiziosi e realistici da portarti a casa
- decidere con investire e reinvestire le risorse
E chi altri dovrebbe lavorarlo il mercato, se non tu???
Queste cose, magari mi sbaglio, ma immagino le abbia ancora del tutto chiare in mente nemmeno tu……e come potrebbe averle chiare una persona esterna?!?
**E adesso confessa! **
- Se oggi ti chiedessi come ti posizioni, mi daresti al 100% una risposta nitida?
- Se oggi ti chiedessi come ti differenzi rispetto ai concorrenti diretti e indiretti, non mi guarderesti forse con sguardo stralunato?
- Se oggi ti chiedessi a quale segmento specifico vuoi rivolgerti, non ti troveresti forse a balbettare?
- Se oggi ti chiedessi come vuoi parlare a queste persone, mi risponderesti forse una roba tipo “beh, come si usa fare nel settore…”
- Se oggi ti chiedessi quali obiettivi ambiziosi e realistici hai deciso di portarti a casa, mi risponderesti forse qualcosa tipo “fare sempre meglio!“..?
Come lo so? Facile: lo so perché anche io sono passato da questo tunnel negli anni. Anche io ho dovuto iniziare a digerire questa necessità nel corso del tempo.
Il marketing non è la mera pubblicità del tuo servizio.
Quello è solo un micro-pezzetto.Il marketing è “come lavori il tuo mercato di riferimento”.
Per cui il tuo stesso servizio dovrebbe nascere in origine e – se così non è stato – dovrebbe perlomeno crescere e svilupparsi, pensando proprio a come lavorerai il tuo mercato. Nessuno può farlo al posto tuo.
Io posso aiutarti a fare chiarezza su questo, e a definire la strategia da portare avanti. Ma poi la palla passa a te. E non puoi sottrarti a questo gioco.
Anche perché, ragiona con me [attenzione, domanda provocatoria ma non troppo]: se un consulente portasse veramente avanti il tuo marketing al posto tuo, senza che tu debba fare sforzi o metterci del tuo…beh, converrai con me che il business sarebbe nei fatti il suo, non più il tuo! E allora, non ci sarebbe parcella che tenga!
Nessuna parcella potrebbe mai compensare adeguatamente il “costruire il business al posto tuo”.
A quel punto, l’unica “parcella” sensata risulterebbe essere quella di chiederti almeno il 51% delle quote del tuo business.
Solo questo giustificherebbe il lavorare per modellare il tuo business, al posto tuo.
FAI ATTENZIONE: se qualcuno ti dice che farà tutto il lavoro di marketing e di comunicazione al posto tuo (ovvero, tecnicamente “lavorerà il mercato” al posto tuo)…beh, non credergli. Ti sta ingannando. Magari lo sta facendo anche in buona fede, intendiamoci. È convinto di fare marketing al posto tuo, quando in realtà sta facendo tutt’altro, ovvero semplicemente sta “facendoti della pubblicità”…).
Tu sei l’ingegnere e tu sei l’architetto.
Puoi delegare il lavoro di muratura, chiedendo ai migliori muratori sul mercato di tirarti su un bel muro, lasciando che scelgano loro la miscela per dare vita alla migliore calce possibile. Ma devi tu sapere:
- dove bisogna costruire la casa
- che aspetto deve avere
- come deve essere resa riconoscibile per i passanti
- e chhe tipo di esperienza farà chi verrà a trovarti.
Se scappi da questo, mi spiace, ma stai scappando dal cuore dello sviluppo del tuo business.