Il tuo Vero Lavoro
C’è stato sicuramente un momento nella tua vita professionale in cui hai pensato di mandare tutto all’aria.
Ti sei guardato intorno e hai visto che:
- il mercato è iper-saturo e non ti viene proprio in mente in che razza di modo potresti differenziarti
- è pieno di gente che fa il tuo stesso identico mestiere
- ci sono in giro professionisti che su alcuni temi ne sanno molto più di te
- sei circondato, come non bastasse, di professionisti impreparati e mediocri, ma che riescono inspiegabilmente a ottenere clienti più facilmente di te, e magari anche a farsi pagare meglio
- proprio di recente è arrivato un altro che ha lanciato pubblicamente, un attimo prima di te, proprio quello stesso progetto su cui stavi ragionando da mesi, o anni, e ora è quell’idea è bruciata per sempre
- …
Il problema è che ti avevano sempre raccontato che sarebbe sempre filato tutto piuttosto liscio.
Non sarebbe stato facile, certo.
Questo te lo avevano detto, a onor del vero.
Ma liscio e lineare sì, questo te lo avevano detto.
Avresti dovuto applicarti e impegnarti, ti avevano detto.
Avresti dovuto studiare e migliorare, ti avevano detto.
Avresti dovuto faticare, ti avevano detto.
Te lo avevano detto che ci sarebbe stato da sbattersi, questo sì.
Ma ti avevano anche detto che se avessi studiato, ti fossi applicato e avessi faticato, beh…
… presto o tardi avresti anche raccolto i tuoi frutti.
E tu è esattamente così che hai fatto.
Già, perché a dirtelo erano i tuoi cari, i tuoi genitori, i tuoi insegnanti, i tuoi mentori, insomma gente di cui ti sei sempre fidato.
Perché avrebbero mai dovuto mentirti?
E sai cosa c’è, my friend?
Che in effetti nessuno ti ha mentito.
Al contrario, chiunque ti abbia offerto negli anni i propri consigli (“studia, impegnati, e vedrai che raccoglierai i frutti”) era in completa buonafede.
PERCHÉ UMANAMENTE SIAMO STRUTTURATI PER PENSARE CHE A UNA CAUSA SPECIFICA SEGUA UN EFFETTO SPECIFICO.
Come in un sillogismo inattaccabile:
– poiché le persone dicono di cercare professionisti capaci…
ne consegue che
– SE sei capace in una materia
– ALLORA le persone sceglieranno te.
E invece, ti sei più volte sfracellato contro un muro impietoso che ti diceva che le cose non stanno così.
E che quello che ti hanno sempre detto sulla tua professione non funziona.
O perlomeno oggi non funziona più.
Perché se le cose funzionassero veramente come ti avevano spiegato, allora non si capisce come sia possibile che ci siano in giro così tanti professionisti impreparati che riescono a togliersi persino più soddisfazioni di te, che invece ti sbatti ogni giorno per imparare qualcosa di nuovo e per migliorarti.
Capiamoci.
Che la qualità delle tue competenze debba essere altissima è fuori discussione.
Il problema è che ti avevano sempre raccontato che questo fosse sufficiente.
E invece no.
È solamente necessario.
Necessario, ma non sufficiente.
Ti avevano sempre detto che il tuo business consistesse nel realizzare operativamente i progetti legati alla tua attività.
Alcuni esempi pratici.
Sei un avvocato?
Il tuo lavoro è portare avanti le cause.
Sei un personal trainer?
Il tuo lavoro è far fare gli esercizi alla gente.
Sei uno psicologo?
Il tuo lavoro è fare le psicoterapie.
Sei un grafico?
Il tuo lavoro è disegnare.
Sei un Socia Media Manager?
Il tuo lavoro è fare le campagne Instagram e Facebook per gli altri.
E così via.
Ecco: se anche a te avevano detto che il tuo business consistesse nel fare operativamente le cose che il tuo lavoro tecnicamente prevede…
…sappi che ti hanno messo sulla strada sbagliata.
Lo hanno fatto nel massimo della buonafede.
Lo hanno fatto per aiutarti.
Lo hanno fatto per consigliarti al meglio.
Ma è una strada sbagliata.
Perché dedicare il 100% del proprio tempo all’operatività del proprio mestiere è, al contrario di quel che si pensa, la migliore preparazione per una frustrazione eterna.
E lo so, lo so, lo so…
… lo so che sto dicendo qualcosa che suona come eresia.
Ma è qualcosa che non posso tacere.
Perché l’ho provata sulla mia pelle e osservata troppe volte intorno a me per perpetuare questa menzogna.
Il tuo lavoro principale NON è quello di portare avanti le attività tecnicamente legate alla tua professione.
Perlomeno, non è SOLO quello.
La verità è che sei un Minotauro.
Hai presente, la figura mitologica col corpo di uomo e la testa di toro.
Ecco, sei come il Minotauro.
Per metà, infatti, sei un Tecnico: ovvero, il Professionista che hai “tecnicamente” scelto di essere.
Ma per l’altra metà, il tuo lavoro è un altro.
Metà del tuo lavoro è quello di essere e comportarti come un vero e proprio mezzo di comunicazione.
Sei una TV, sei un radio, sei un giornale.
Sei un Talk-Show, sei un documentario, sei un Reality.
Sei contemporaneamente tutti i mass-media che conosci e tuti i format che conosci.
Perché se ti dimentichi di esserlo, perdi del tutto la possibilità di raccontare la tua storia, i tuoi valori, la tua persona.
Le tue competenze, il tuo posizionamento, le tue reason-why.
Solo quando avrai preso consapevolezza che il tuo lavoro, per almeno metà, è quello di comunicare, e di comunicare bene, allora sarai pronto/a per una nuova stagione della tua Professione.
Lì fuori è pieno di mediocri che ottengono grandi successi.
Ciò avviene perché dedicano gran parte delle proprie energie a comunicare.
E questo ti dimostra quanto sia potente l’arma della comunicazione, se persone con un quinto della tua preparazione e delle tue capacità riescono, nonostante tutto, ad ottenere gratificazioni, spesso anche superiori alle tue.
Rifletti allora cosa potrebbe accadere nel momento in cui tu, che invece hai abilità, sapienza e competenza, deciderai di incarnare finalmente in modo pieno quella metà del Minotauro che ti manca.
Sei un mezzo di comunicazione, darling.
La strada per imparare a comunicare bene è lunga e tortuosa.
Per questo, prima comprendi questo fatto, prima cominci.
Prima cominci, prima impari.
Prima impari, prima inizi a toglierti nuove soddisfazioni.