La mappa del Professionista e del Solopreneur
Te lo ricordi quel giorno?
C’è stato un giorno in cui hai deciso che lavorare in proprio sarebbe stata la tua strada.
- Potrebbe essere accaduto fra i banchi di scuola, mentre il professore spiegava e tu guardavi fuori dalla finestra immaginando le cose belle che avresti fatto una volta tornato a casa.
“Tieni duro” – hai detto fra te e te – un giorno sarai…(professione dei sogni)”.
- O magari è accaduto durante l’università, mentre sfogliavi enormi tomi per preparare quell’esame impossibile, e hai pensato che quella roba era veramente tosta da digerire, ma dicevi:
“Devo farcela, perché un giorno sarò… (professione dei sogni)”.
- Oppure, chissà, potrebbe essere successo durante quella figuraccia fatta davanti agli amici, che avevano più successo di te e sembravano molto più riusciti nella vita, così hai pensato
“Vi farò vedere io di che pasta sono fatto, non appena diventerò… (professione dei sogni)”.
- Potrebbe essere accaduto quando quella ragazza o quel ragazzo che ti piaceva ti ha dato il due di picche, e proprio non ti è andata giù. Così, raccogliendo i pezzi della tua dignità distrutta, hai pensato:
“Ti farò capire cosa ti sei persa/o, cambierai idea quando sarò… (professione dei sogni)”.
- O magari durante una cena in famiglia, ascoltando i racconti di quello zio imprenditore che si è fatto da solo, e partendo da zero ha messo su un’impresa che gli permette di viaggiare il mondo e parlare con un sacco di gente, e a Natale tutti i parenti gli chiedono “allora come va l’azienda?”, e gli fanno i complimenti.
“Anche io mi prenderò i complimenti dei parenti, quando sarò… (professione dei sogni)”.
- O chissà, quel giorno potrebbe essere stato quando il capo in ufficio ti ha sfanculato ingiustamente, o ti ha costretto a lavorare il sabato e la domenica fuori orario, ovviamente non pagato. Così hai sbottato e ti sei concentrato su un solo pensiero:
“Sai che ti dico? D’ora in poi non voglio più essere comandato da nessuno”.
- Potrebbe essere stato quel giorno in cui, aprendo il conto corrente online, hai visto dominare un preoccupante colore rosso acceso, così hai pensato
“Basta lavorare per quei quattro spicci che mi danno, voglio decidere io i mie guadagni!”
C’è stato un giorno in cui il tuo cervello ha unito i puntini e per la prima volta la Visione ti è apparsa chiara e nitida davanti agli occhi.
Un disegno che ha iniziato ad abbozzarsi tempo prima, probabilmente, ma che un giorno finalmente si è rivelato nella sua compiutezza.
“Ho deciso: voglio lavorare per conto mio”.
“Avrò la libertà di lavorare come voglio e quando voglio.
Potrò dedicarmi a fare finalmente quello che mi piace.
Guadagnerò i soldi che i miei coetanei si sognano.
Eri decisissimo.
È vero, mi toccherà faticare nel weekend o fare tardi la notte, ma almeno lo farò per me stesso.
È vero, dovrò procacciarmi clienti, ma quando capiranno il mio valore non ce ne sarà per nessuno.
E ok, dovrò districarmi fra la burocrazia, ma imparerò.”
Hai aperto una Partita Iva, ed eri gonfio di orgoglio ed entusiasmo come un bimbo al suo primo gol a scuola calcio.
Hai pensato che da quel giorno in avanti il tuo sentiero sarebbe stato lastricato di grandi successi e soddisfazioni lucenti.
Una vita dinamica, adrenalinica, effervescente come la Coca Cola.
E lo è.
Lo è davvero.
Lo confermo in pieno.
Come Professionista o Solopreneur, senti il cervello flippare ogni giorno, bombardato di idee e di intuizioni che rimbalzano nella calotta cranica come palline impazzite.
Ti dedichi ad attività appassionanti, maneggi le materie che meglio conosci e che ti fanno fluire il sangue veloce nelle vene, ogni volta che le studi, le approfondisci e le applichi.
È come una droga potente, dopo un po’ non puoi nemmeno più farne a meno.
C’è un problema però: come la droga da, la droga toglie.
Ti spara su in alto e poi ti sprofonda al suolo.
Perché per essere Professionista o Solopreneur felice, non bastano la passione e l’orgoglio.
Non bastano le competenze.
Spesso non basta nemmeno avere clienti.
Serve acquisire competenze a te fino ad oggi estranee.
Serve la pazienza per costruire mura solide.
Serve un progetto chiaro.
Io ho disegnato i 5 passi necessari e indispensabili, che per semplicità ti riassumo così:
· Costruire Consapevolezza
· Liberare le Leve
· Posizionarsi Precisamente
· Comunicare Coraggiosamente
· Acquisire Autorità
A questa sequenza ho dato un nome: Metodo A.L.P.H.A.
Con questa mappa in mano si diventa Professionisti e Solpreneur che sanno cosa devono fare, come lo devono fare e soprattutto perché.
Senza, invece, si vive lo stesso.
Ma si naviga a vista, si va bene e si va male, in balìa delle onde come Cast Away.
Se vuoi approfondire, continua a seguire (o entra se ancora non lo hai fatto) il gruppo Officina2030 come hai fatto finora e anche di più: passo passo, per chi vorrà saperne di più, arriveranno novità.