La piramide dello sviluppo professionale - Alessandro Principali

La Piramide dello Sviluppo Professionale

Stanotte ho fatto un sogno.
Ho sognato di imbattermi in una enorme Piramide.
La guardavo dal basso, e nella sua imponente maestà mi spiegava quali sono gli step che ognuno deve necessariamente seguire per accrescere la propria soddisfazione professionale.
A ogni strato delle Piramide, corrisponde un Livello.

Si tratta dei livelli logici di Sviluppo Professionale.

Lo sviluppo deve necessariamente seguire quest’ordine, altrimenti non funziona, o funziona male, o rischia di articolarsi in maniera fragile.
E sì, ovvio, possono esserci dei lievi aggiustamenti a seconda dei casi, ma la struttura è questa.
Il principio-guida vuole che prima di mirare al livello superiore, tu abbia conseguito e solidificato quello inferiore.
E aggiungo: una volta conseguito e solidificato un livello inferiore, sarà fisiologico e naturale che la tua mente alzi lo sguardo in alto e inizi a mirare al livello superiore come a qualcosa di grandemente desiderabile.
Avanti.

Livello Zero: il lavoro per lavorare.

Al di sotto della superficie di terreno c’è il livello Zero.
Sono le fondamenta.
Un intero strato di mattoni che giace sottoterra, e regge su di sé il peso dell’intera piramide.

È lo strato che rappresenta il lavoro in sé, importante in quanto tale.

Mi spiego meglio.
La base di tutto, ci mancherebbe altro, è poter lavorare.
Già, perché è troppo facile parlare di lavoro dimenticandosi che là fuori è pieno di gente che non trova uno straccio di occupazione decente, tale da consentire una vita dignitosa.
E sì, è vero, è pieno di persone che non cercano abbastanza, o non cercano come dovrebbero, o non hanno vogliono uscire dall’area di comfort.
Vero.
Ma è anche pieno di poveri cristi che non sanno dove sbattere la testa, che hanno perso ingiustamente il lavoro, o sono stati travolti da crisi improvvise che non hanno, loro malgrado, saputo gestire.
E ora, pur di mettere due euro in fila, farebbero qualsiasi cosa capitasse loro, con estrema dignità.
Quindi, poiché a fare i fighi col culo al caldo sono buoni tutti, questo articolo è dedicato a chi si trova già al livello Zero, ovvero chi si trova già nella condizione di mettere insieme in serenità perlomeno il pranzo con la cena.

Livello Uno: COSA.

Il primo livello di crescita consiste nel riuscire a scegliere COSA si vuole fare.
Quale professione, quale mestiere, quale attività.
Perché non basta lavorare per lavorare.
Certo, se sei nella condizione per cui devi sfamare quattro bocche ogni giorno a pranzo e a cena, è ovvio che farai qualsiasi cosa senza sottilizzare troppo.
Ma non appena riuscirai a sfamarle con continuità, il tuo prossimo passo sarà quello di migliorare la condizione del COSA.
È un passo, peraltro, che cercherai spontaneamente, perché le persone tendono a voler migliorare la propria condizione ogni volta che possono.
Q
uesto livello è importante perché è qui che si annida gran parte del senso di realizzazione personale.
Vuoi occuparti di marketing?
Vuoi occuparti di fitness?
Vuoi occuparti di progettazione ingegneristica?
Molti studiano anni per guadagnarsi questo livello.
Molti inseguono per una vita il sogno di raggiungere questo livello.
Molti sopportano trafile di sacrifici per guadagnarsi questo livello.
Non molti ci riescono.
Pensa a quanti ti dicono: “Io avrei tanto voluto fare X, ma le necessità della vita mi hanno portato ad accontentarmi di Y”.
Chi arriva a questo livello è considerato un fortunato, un privilegiato, un eletto.
“Beato te che fai quello per cui hai studiato”.
“Beato te che fai qualcosa che ti piace”.
“Beato te che fai quello che hai scelto”.
Poter svolgere quotidianamente una attività che sentiamo vicina alle nostre corde è un gran bene.
La soddisfazione di potersi occupare di qualcosa di piacevole è un gran bel regalo che possiamo chiedere alla vita.
Tanto è il desiderio di aggiudicarsi questo livello del COSA, che la maggior parte delle persone, pur guardando con interesse e desiderio al livello ancora superiore, rinunciano in partenza a salire.
Forse per paura di sfidare la sorte, chissà.

Livello Due: COME

Quando avrai ottenuto di poterti dedicare ad una attività che ti piace, ti solletica, ti stimola, allora sarà il momento di passare al livello successivo.
Una volta conquistato il COSA, puoi passare a disegnare la forma che meglio si confà alla tua persona.
Questo è il modo in cui svolgi una professione.
Ad esempio, a parità di “tematica”, potresti scegliere di occupartene come libero professionista o come dipendente.
Oppure decidere di puntare a costruire una vera e propria azienda, con collaboratori e fornitori.
In modo diverso, pressoché tutte le attività possono essere svolte indifferentemente in ciascuna di queste tre forme.

Ti piace fare la pizza e hai deciso di passare la tua vita occupandoti di pizza? Dunque la pizza sarà il tuo COSA?

Benissimo, andiamo al COME.
P
uoi farlo prestando la tua opera nella pizzeria di qualcun altro, e in cambio del tuo tempo speso a condire e infornare, riceverai ogni mese una cifra pattuita, indipendentemente dal numero di pizze che sfornerai.
Oppure, aprirai una partita Iva a tuo nome e ti farai pagare per quello che fai.
Non è neanche detto che “fare” fisicamente la pizza sia necessariamente l’unica strada.
Potresti farti pagare per dare lezioni di pizza, ad esempio, rivolte ad aspiranti pizzaioli.
Infine, terza modalità: ti apri una pizzeria e la gestisci tu.
Offri del lavoro a pizzaioli, camerieri, lavapiatti, pagando loro uno stipendio.
Acquisti macchinari, arredo, strumenti.
Diventi così responsabile non solo del tuo successo, ma anche di quello dei tuoi fidati collaboratori, la cui sussistenza dipende da te.
Molte persone non si rendono conto di quanto potrebbero incidere nel determinare la forma da dare alla propria professione.

Livello 3: DOVE

Solo quando sarai padrone della tua professione, e avrai dato ad essa la forma che più ti rende orgoglioso, allora potrai lavorare su questo successivo livello.
Una volta conquistato il COME, il tuo prossimo passo verso il Risultato migliore sarà definire DOVE vuoi lavorare.
Potresti scegliere una meta diversa dalla città in cui risiedi attualmente.
Potrebbe trattarsi di una città diversa, o addirittura di una nazione diversa.
Ma non è soltanto una questione geografica.
Senza allargarsi ulteriormente, quando ragioni sul tuo DOVE, pensalo anche da un altro punto di vista:
pensa ad esempio cosa potrebbe significare scegliere, ogni giorno, se lavorare da casa, oppure dall’ufficio, oppure dalla riva del mare.
Ora, se potessi incontrare uno di quei guru da strapazzo che postano sui social la foto felice che li ritrae in mezzo a un isolotto, col pc sulle gambe, e l’hashtag #OggiLavoroDaQui, ecco, se lo incontrassi…gli sviterei al testa e ne farei una fioriera bella grande per il mio terrazzo.
Devo ammettere, però, che su un aspetto hanno perfettamente ragione: scegliere da dove lavorare, ogni giorno, è una gran figata.
L’odierna tecnologia permette a chiunque di avere praticamente un ufficio intero dentro uno smartphone o un tablet.
La libertà di poter seguire le tue attività, o larga parte di esse, da dove vuoi, è #senzaprezzo.
Ma per ottenere questo livello di Sviluppo deve averi prima costruito i precedenti.

Livello 4: QUANDO

Se sei arrivato a questo livello è perché svolgi una professione che ti piace, nella forma che più ti aggrada, e non sei vincolato a un luogo fisico pre-determinato (città, nazione, spiaggia, ufficio, casa, …).
É il momento di decidere (anche settimana per settimana, perché no!?) se lavorare tutti i giorni, oppure solamente in certi momenti.
Oppure, pensa a poter cambiare programma all’ultimo, e decidere per esempio che oggi pomeriggio spegnerai smarthone ed email per dedicarti ad altro.
Questo livello ti dà la libertà di distribuire il tuo tempo come meglio credi, spalmandolo a tuo piacimento lungo la settimana, il mese, l’anno.
Questo livello è complesso da raggiungere, e a seconda della professione va gestito in maniera oculata
Quando ottieni questa condizione è perché sei riuscito a rendere il tuo profitto indipendente dalla tua presenza fisica in momenti prestabiliti.
Se sei un imprenditore o un professionista, questo è un Risultato enorme, perché vuol dire aver reso il business completamente scalabile.
E anche se sei un dipendente si tratta di un gran Risultato, perché vuol dire essere riuscito e guadagnarti una posizione sufficientemente astuta.

Livello Cinque: PERCHÉ

Arriviamo sempre più vicini alla punta della Piramide.
Stiamo toccando livelli veramente alti.
Già essere arrivati fin qui è tanta roba.
Ma conquistare anche questo livello rappresenta il godimento vero.

“Perché lavorare?”

Se sei arrivato fin qui, vuol dire che il prossimo gradino sarà definire il motivo più profondo per cui lavorare.
  • svolgi l’attività che meglio si plasma sui tuoi desideri
  • la svolgi nella forma che preferisci
  • lavori fisicamente nella location che più ti aggrada
  • sei tu a definire tempi e scadenze
Non ti resta che rispondere alla domanda “Perché lavorare?”.

Ovvero, qual è il motivo più profondo per cui spendi le tue energie in una professione?
Cosa ti spinge a impegnarti in quello che fai?
Cosa desideri ottenere con questa professione?

Ecco, se arrivi a poterti porre questa domanda significa che lavorare è diventata per te una vera e propria scelta.

Vuol dire che esiste per te anche l’opzione “non lavorare”.

Se lavori è perché desideri accedere a un Risultato che rappresenta per te la massima aspirazione: guadagnare tantissimo, comprarti un veliero, diventare una vera e propria star del settore… Cosa?

Ultimo Livello: CHI

La tua scalata verso il raggiungimento pieno, totale dello Sviluppo Professionale, si conclude con l’ultimo livello, ovvero la punta della Piramide.
A questo livello, ti tocca interrogarti sulla domanda delle domande, che investe la tua sfera personale oltreché professionale.
Ovvero, per renderla più concreta possibile:

Chi vuoi essere fra 5 anni?

In altre parole: qual è il Personaggio con cui desideri essere assimilato e riconosciuto?
Che Valori ha questo personaggio?
Quali tratti distintivi possiede?
Perché merita di essere ricordato?
La cosa meravigliosa di quest’ultimo livello, è che influenza tutti i livelli sottostanti.
In altre parole, il COSA, il COME, il DOVE, il QUANDO e il PERCHÉ, dipendono da CHI vogliamo essere.
Dunque, ascolta bene.
Mentre devi lavorare sempre sul livello in cui ti trovi al momento, e puntare diritto al successivo solo una volta solidificato il tutto, al contrario al livello più in alto puoi e devi riferirti continuamente.
Rispondere alla domanda “CHI vuoi essere” ti aiuterà tantissimo a definire COSA vuoi fare, COME vuoi farlo, DOVE vuoi farlo e QUANDO vuoi farlo.
E rigorosamente in quest’ordine.
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