Le competenze essenziali per qualsiasi Professionista - Alessandro Principali

Le competenze essenziali per qualsiasi Professionista

Quali saranno i lavori del futuro?

In cosa dovrei specializzarmi?
Cosa dovrei studiare?

Mi pongono spesso questo tipo di domande.

Studenti, giovani lavoratori, persino manager esperti.
Già, anche questi si interrogano su quali potrebbero essere gli scenari futuri, divorati dal dubbio che di qui a breve qualcuno con competenze maggiori o più fresche delle loro possa arrivare e spazzarli via.

Sarò sincero, tempo fa cercavo di dare delle risposte a questa domanda.

Del tipo:

– “I trend ci dicono che”
– “le skill necessarie verosimilmente saranno”
– “servirà possedere conoscenze di”.

Ma a un certo punto mi sono reso conto che erano tutte cazzate.

La verità è che non lo sa nessuno.
Nessuna persona onesta oggi può dire quali saranno i lavori del futuro.

Ma poi, quale futuro?
2050?
2030?
L’anno prossimo?
Domani?

Tutto evolve a una tale velocità e con strappi così improvvisi che è letteralmente impossibile fare delle previsioni sensate.

Certo, è un gioco che possiamo provare a fare.

Possiamo dire che sarà importante saper utilizzare linguaggi di programmazione.
Possiamo dire che chi conoscerà la lingua cinese potrebbe avere dei vantaggi.
Possiamo dire che il campo delle intelligenze artificiali sarà senz’altro rilevante.

Va bene, possiamo dirlo.

Ma pensare che domani saremo tutti programmatori di A.I. in aziende cinesi mi pare un tantino fragile come posizione, non trovi?

E poi, aggiungo: non sarebbe meglio preoccuparci di come dovrebbe essere il Professionista di Oggi, prima ancora che di domani?

Così, tempo fa ho disegnato il Profilo del Professionista.
Di domani, certo, ma soprattutto di oggi.

[Breve premessa per chi mi legge da poco tempo.]

Come ho spiegato più volte, il Professionista che ho in mente deve saper svolgere contemporaneamente due mestieri diversi.

1) quello “tecnico” per cui si è formato
2) quello di “mezzo di comunicazione” capaci di influenzare

Questo duplice volto che deve possedere ogni professionista l’ho sintetizzato nell’espressione Personal Marketing.

Ovvero, marketing della propria persona.

Per capirci sinteticamente, quando si immette sul mercato un prodotto, bisogna curare:

– la sua qualità intrinseca (ovvero, deve essere un prodotto fantastico)
– la strategia di marketing necessaria a posizionarlo e farlo acquistare dalle persone giuste.

Ebbene, un Professionista deve avere le stesse attenzioni:

– la sua qualità intrinseca (ovvero, deve essere un Professionista super competente)
– la strategia di marketing necessaria a posizionarsi e influenzare le persone giuste.

Mi sono spesso dilungato sul secondo aspetto, quello relativo alla strategia di marketing.

Stavolta vorrei invece spostarmi sull’altro versante, quello delle competenze necessarie a rendere un Professionista veramente fico.

Ovviamente esisterà un set di competenze strettamente legate al settore.

Ovvero, se sei un idraulico devi sapere come si smonta un rubinetto, se sei un avvocato devi conoscere il Codice, ecc.

Anche questo aspetto delle competenze di settore meriterà una riflessione più avanzata, ma per ora prendiamocelo così com’è.

Perché adesso vorrei concentrarmi sulle competenze che TUTTI i professionisti devono avere, indipendentemente dal settore in cui operano.

Infatti, ho individuato 3 competenze che qualsiasi Professionista deve possedere.

Puoi essere un insegnante, un commercialista, un notaio, un pittore, un personal trainer, un coach.
Ci sono almeno 3 abilità che devi possedere.
E soprattutto tenere costantemente allenate, perché si ammosciano facilmente anche in chi le possiede naturalmente.
Ready?
Vado.

1) Prima competenza: IMPRENDITORIALITÀ

Ne ho parlato anche in un altro articolo: 
https://alessandroprincipali.com/lavoro-tutto-parte-da-qui/

Non importa che tu sia dipendente di una azienda oppure abbia un business tuo.

In entrambi i casi puoi agire come imprenditore.

Anche se hai un contratto da dipendente?
Certo, anche se hai un contratto da dipendente.

Allo stesso modo, ti sembrerà strano, ma puoi agire da impiegato anche se hai un business tuo.

Essere imprenditori infatti non ha nulla a che fare con la tua posizione lavorativa.

Ha a che fare con l’attitudine con la quale abbracci la tua professione.

Imprenditorialità significa che quando hai raggiunto un risultato ti domandi immediatamente come raggiungerne uno più alto.
Significa che eviti gli sprechi e ottimizzi le tue risorse.
Significa che ragioni in ottica di crescita continua, miglioramento continuo, espansione continua.
Significa che investi parte del tuo tempo e dei tuoi soldi per perfezionare la tua azienda, che poi non è altro che la tua persona.

Imprenditorialità significa che cominci a concepire la tua persona come una vera e propria azienda.
E la tua faccia è il tuo logo.

Come per una azienda, anche la tua persona ha bisogno di individuare:

– processi che funzionano
– strumenti che perfezionano il lavoro
– e soprattutto, punti di forza su cui fare leva e area di sviluppo da far decollare

2) Seconda competenza: RESPONSABILITÀ

C’è un aneddoto simpatico che raccontava spesso Julio Velasco, l’allenatore argentino della Nazionale italiana di pallavolo pluridecorata.

Una volta, dopo una partita persa, si trovò a discutere nello spogliatoio con i suoi schiacciatori, che non erano riusciti a realizzare i punti necessari a vincere il match.
Gli schiacciatori si difendevano dicendo che i palleggiatori avrebbero dovuto alzare palle più alte e più vicine alla rete.
I palleggiatori, a loro volta, si lamentavano perché volevano che i ricevitori facessero arrivare le palle appena sopra la loro testa.
I ricevitori, a loro volta, si lamentavano perché le luci dell’impianto arrivavano dritte nei loro occhi e non riuscivano a vedere bene le palle veloci schiacciate dagli avversari.
“Bene”, si chiede Velasco.
“Quindi alla fine abbiamo perso per colpa degli elettricisti!?”.

Ecco, il senso della Responsabilità è tutto qui.
Essere Responsabili significa:
essere schiacciatori che schiacciano bene palle alzate male.

Qualsiasi sia la tua professione, allenare la capacità di assumerti la Responsabilità degli errori tuoi e degli altri è un requisito indispensabile.

Occhio, è una faccenda diversa dall’assumersi la Colpa.
Colpa e Responsabilità sono due sport diversi.

La colpa è figlia di un demerito.
La Responsabilità è la disponibilità a farsi carico degli accadimenti, qualsiasi essi siano.

3) Terza competenza: 
PRENDERE DECISIONI

Si dice che nella vita ci siano alcune grandi decisioni che costituiscono bivi fondamentali.

Sai, quelle grandi scelte per cui se vai da una parte la vita prende una certa piega, mentre se vai dall’altra ne prende una completamente diversa.

Io questa cosa qui non la credo.

Penso piuttosto che nella vita esistano miriadi di scelte quotidiane, e siano tutte queste nel loro insieme a determinare la direzione generale.

Definirle scelte piccole, medie o grandi, dipende solo dalla percezione che abbiamo in quel dato momento circa l’impatto che quella specifica scelta può avere sull’economia generale della nostra vita.

Qualunque sia la portata delle scelte quotidiane, saper “fare delle scelte” la ritengo una capacità indispensabile.

Prendere decisioni.
O di qua, o di là.

Quando scelgo i miei collaboratori, una frase che ripeto spesso è: “preferisco mille volte che prendi tu un’iniziativa e sbagli, piuttosto che sia io a doverti dire continuamente cosa devi fare”.

Saper fare delle scelte è fondamentale perché solo in questo modo si definiscono e rinforzano i propri Valori.

I Valori, infatti, non sono altro che i Criteri con cui facciamo le nostre scelte.

Compiere continuamente delle Scelte ti permette di mettere alla prova i Criteri che stai utilizzando per scegliere.
Se le scelte che compi portano a buoni risultati, quei criteri (leggi Valori) si rinforzeranno.
In caso contrario, modificherai i Criteri con cui prenderai la successiva scelta.

In entrambi i casi, hai definito meglio le tue Priorità.

Abbiamo bisogno di professionisti capaci di decidere autonomamente che strada prendere, nel piccolo come nel grande.

Queste 3 Competenze le considero i Pilastri dell’essere professionisti oggi.

Con un occhio alla massima di Charlie Chaplin:

“Siamo tutti dilettanti.
Non viviamo abbastanza per diventare di più”.

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