☝🏼Ho chiesto ai membri del mio gruppo chiuso cosa gli viene in mente quando dico Kinder.

👁‍🗨Andatevi a leggere le risposte che avete dato e vi renderete conto del perché questa operazione commerciale di cui vi allego la notizia (https://www.wired.it/…/2…/02/26/gelati-kinder-italia-marzo/…) NON è una strategia che paga a livello di marketing.

🍫Nella testa delle persone “Kinder” equivale a una famiglia di prodotti specifici, ovvero snack al cioccolato al latte (col famoso ovetto nel ruolo di prodotto di punta), da scartare (tipica carta bianca e arancione) e da gustare.

👉🏼Prendere un brand che per le persone significa una cosa specifica, e appiccicarlo a un prodotto di tutt’altro tipo è una stupidaggine.

Per due motivi:

1️⃣ il nuovo prodotto (in questo caso un gelato 🍦) non guadagna nulla dall’avere “Kinder” appiccicato sopra.
Certo, questo lo aiuterà nell’immediato, il nome è già conosciuto, ci sarà chi lo proverà per curiosità, e sì, venderà qualcosa, ci mancherebbe.
D’altra parte un colosso come Ferrero ha somme tali da investire che qualcosa sarà capace di muovere.
Qualche gelato Kinder, nei frigo dei baretti estivi, lo vedremo, qualcuno lo proverà e gli piacerà pure, certo, perchè sarà sicuramente gradevole.

Ma quando a quella stessa gente qualcuno chiederà: “Mi dici il primo gelato che ti viene in mente?”, nessuno risponderà “Kinder”!

❗️E questo è un problema, perchè vincere nel marketing significa vincere soprattutto la battaglia delle percezioni.

Ha senso investire quantità di denaro enormi, per NON essere i numeri uno, ma nemmeno i due, e nemmeno i tre?

2️⃣ si rischia concretamente di “annacquare” la forza del brand legato alla famiglia di snack al cioccolato al latte.
Il fatto che il brand Kinder sia così forte, è legato proprio al fatto che è molto focalizzato su una famiglia di prodotti specifica.

❗️La prova sta nelle risposte che avete dato alla mia semplice domanda di due giorni fa!
Chi fra voi non l’avesse vista lo faccia ora, basta scorrere pochi post più in giù.

Kinder è un brand forte proprio perchè quando la gente ha voglia di papparsi uno snack al cioccolato pensa immediatamente a Kinder.
Io potrei anche suggerirti di provare gli snack “SuperCioc” e dirti che sono buonissimi, ma tu non mi daresti retta, perché Kinder è insostituibile.

È una questione di percezioni.
Non ha nulla a che vedere con la qualità o bontà del prodotto.

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Abbiamo parlato di questo in diverse occasioni.
Anche a proposito delle scelte che alcuni membri del mio gruppo chiuso su Facebook stanno facendo in merito al lancio di loro attività o servizi.

Per i clienti, attuali o potenziali, il vostro brand deve significare un cosa specifica.
La focalizzazione è la chiave di partenza.

☝🏼Quindi, direte, Ferrero sta sbagliando?
Possibile che Ferrero non si accorga di sbagliare, e se ne accorga quel mentecatto di Principali?

Sì, possibile.
Ma non per meriti miei.

Le ragioni possono essere:

ci sono manager con manie di grandezza che vogliono giocare al Risiko (“conquistiamo altri mercati!”)
ragioni finanziarie impongono tale scelta, anche se è sbagliata.

Se io fossi Ferrero preferirei lanciare un nuovo brand, specifico per i gelati.
Così come hanno fatto un brand per Nutella, per Rocher, ecc.

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A noi comunque non interessa.
Tanto nessuno di noi è Ferrero.

Se Ferrero sbaglia, sta in piedi lo stesso.
Se noi sbagliamo finiamo a vender le castagne all’angolo di strada.

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Una volta mi avete chiesto di chiarirvi la differenza fra marketing e comunicazione.

😱L’argomento è amplissimo e non ambisco a chiarirlo in una botta sola.

Ma comprendere questo concetto è un passaggio chiave.

Fare marketing significa innanzitutto questo:

 definire il posizionamento del tuo brand nella testa delle persone.
Ovvero: cosa deve significare il mio brand per la gente?

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Da qui inizia una strategia di marketing, fatta di definizione delle caratteristiche del prodotto, definizione dei canali distributivi, definizione della fascia di prezzo, definizione delle offerte, definizione del tipo di comunicazione.

Ecco qui la risposta al vostro dubbio dunque.

La comunicazione è un pezzetto della strategia di marketing.

Comunicare vuol dire inviare messaggi a destinatari.

Se la comunicazione è coerente con la strategia di marketing, allora quei messaggi saranno funzionali a rinforzare nella testa dei giusti destinatari la ragion d’essere del tuo brand.
Se invece la tua comunicazione è DISfunzionale a tale scopo, allora stai sbagliando comunicazione.

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Se avete una vostra attività iniziate da qui dunque:

🔍focalizzate il posizionamento del vostro brand (più il focus è stretto meglio è)
👁‍🗨 date un nome e un visual al brand che lo renda riconoscibile
🔊avviate una comunicazione che costruisca-rinforzi-mantenga il posizionamento scelto.

Non è finita qui, ma per ora ho abusato a sufficienza delle vostre testoline.

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