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Post creativi-divertenti-trendy: ci servono davvero?

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Nei giorni in cui esplodeva il trend della #10yearschallenge, e con esso tutte le fisiologiche parodie, qualcuno mi ha posto una domanda interessante.

Mi hanno chiesto quanto impiegano i post- parodia a diventare noiosi, e quindi fino a quando ha senso per un’azienda utilizzarli.
La risposta convenuta è stata questa: anche se c’è spesso una coda lunga sul finale di qualche “ritardatario”, di solito non fanno in tempo ad arrivare ad essere stucchevoli.
Di norma finiscono molto prima.

Questa domanda ci ha permesso di allargare il discorso, ed è proprio da qui che vorrei ripartire.
Perché ci sono eserciti di persone che considerano questo tipo di contenuti messaggi di marketing.

Ma così non è.

Se non sono marketing, allora che sono❓
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Vedete, c’è un errore che facciamo spesso.
Quando vediamo una pubblicità simpatica, un post divertente, una creatività brillante, pensiamo
Cazzarola, questi sono geni del marketing!”.

Lo so perfettamente, perchè spesso pubblico sulla mia Pagina immagini creative dell’azienda X o Y, e la reazione di molti è esattamente questa.
😱“Bellissimo! Voglio farmi assumere nel loro reparto marketing!!!

Ma questa roba, per quanto ben fatta e frutto di menti geniali, non è marketing.
Il marketing non è far cose simpatiche o creative.
Il marketing è dare il messaggio giusto al momento giusto alla persona giusta, affinchè questa acquisti da me, preferendomi alla concorrenza, e continui ad acquistare anche domani.
Fine.

Le parodie del #10yearschallenge che molte aziende hanno cavalcato non realizzano nulla di tutto questo.
Ma allora non ha senso fare post di questo tipo
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Un momento, non arriviamo a conclusioni affrettate.
Non ho detto questo.
Ho detto che non è marketing, non che non abbia senso.
Ha senso solo a patto che io sappia perchè lo sto facendo.

Post di questo tipo hanno 3 obiettivi, dal più “basic” al più “strategico”.
Ti va di conoscerli?

Allora prosegui la lettura, e alla fine ti daró anche un esempio pratico.

▶️ 1. LIVELLO BASIC- ENGAGEMENT
Servono a fare engagement.
Non a caso li chiamano spesso “post acchiappa-reach”, ossia post che ti garantiscono un buon numero di like-commenti-condivisioni, e così la pagina resta viva.

▶️ 2. LIVELLO MEDIUM – AWARENESS
Fare brand awareness. Cioè in parole povere, farsi conoscere. Ora qui peró dobbiamo stare attenti. Farsi conoscere è un conto, farsi acquistare un altro.
Tutti conoscono Taffo ormai, ma quanti solo perchè lo conoscono si rivolgeranno a Taffo per organizzare un funerale?

▶️ 3. LIVELLO STRATEGICO – TONE OF VOICE
Comunicare il proprio “tone of voice”.
Il tone of voice fa capire al pubblico qual è il linguaggio che prediligi: serio, scherzoso, formale, volgare, …
Il pubblico che si ritrova in quel linguaggio saprà che potrà comunicare con te in quel modo, con quello stile.
Chi non ci si ritrova, o si adegua o si allontana.
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Per riassumere.
Questo genere di contenuti mi fa vendere?
No.
Mi serve?
A volte sì.

Ma solo a patto che:
1. ho bisogno di far muovere la pagina
2. mi aiuta a farmi conoscere (purchè da gente in target, e purchè vada in retargeting, altrimenti è inutile)
3. Rispecchia totalmente il tone of voice con cui desidero essere conosciuto
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Vi faccio un esempio pratico tratto dalla mia pagina.
Non si tratta in questo caso di parodie, o contenuti ironici, ma di un format creato da me.
Se mi seguite sapete che io ho un format da un annetto che ho chiamato #DailyLife.
Ossia, posto foto di momenti della mia vita quotidiana.
Sono foto estemporanee, spesso brutte, ma autentiche.
Raccontano semplicemente chi sono e che faccio quando non sto sui social.

Ora, #DailyLife non è marketing.
Con #DailyLife io non ho mai venduto nulla, nè indirettamente nè tantomeno direttamente.

Perchè lo faccio allora?

Riprendiamo i 3 scopi descritti prima.

▶️ LIVELLO BASIC – ENGAGEMENT
Lo faccio perchè è un modo semplice per tenere la pagina in movimento anche nei giorni in cui non pubblico contenuti di “sostanza”.
Questo perchè come sapete l’algoritmo di FB punisce severamente le pagine statiche.
E salvo eccezioni, sui post #DailyLife posso sempre contare che mi diano un discreto movimento in Pagina: i post #DailyLife mediamente ricevono un buon numero di interazioni.
Ció non deve stupire, perchè Facebook è comunque un social, dove le persone cercano contatto diretto reciproco fra persone “vere e reali”, per cui quando vedono una persona vera che fa cose vere, tendono a interagire.
[Quindi, ora che lo sapete, siete pregati di likare e commentare tutti i post #DailyLife che vedrete da qui in avanti 😋]

▶️ LIVELLO MEDIUM – AWARENESS
Nel mio caso, awareness non vuol dire “farmi conoscere da altri”, perchè il format è indirizzato solo a chi già segue la mia pagina, per cui mi conosce già.
Nel mio caso, vuol dire “farmi conoscere meglio”.
Già.
Sì, perchè spesso da quelle foto sono partiti scambi con persone con le quali abbiamo scoperto lati in comune (“anche io vado spesso in quel paesello!”, “anche io cucino le fettuccine così”, “anche io ho un gatto”).
E questo per me è bello, perché il senso di un social alla fine è mettere in connessione persone, e più le persone si conoscono più il legame è profondo e reale.
Io sono felice di entrare in connessione più profonda con le persone che si celano dietro un profilo, e lo stesso immagino valga per chi interagisce col post.
In più scoprire lati in comune è piacevole per entrambe le parti coinvolte, fa sentire tutti più “a casa”.
E infine, il livello più importante.
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▶️ LIVELLO STRATEGICO – TONE OF VOICE
Si chiarisce il mio “tone of voice”.
È grazie a quelle foto, che tutti sapete come potete relazionarvi con me, che tipo di linguaggio uso.
Grazie alle immagini della mia vita quotidiana, fatta di piccoli gesti comuni, piccole idiozie, piccole goffagini, sapete che amo lo scherzo, sapete che non mi prendo sul serio, sapete che non sono un consulente/trainer/coach/o-come-cazzo-volete-chiamarmi impinguinato e inamidato.
Insomma, si chiarisce definitivamente qual è il “tono” con cui ci relazioniamo.

E questo è importante, perché avere un “tone of voice” definito è un pezzetto fondamentale quando si comunica.
Perchè?

Perchè permette alle persone di identificare univocamente il “carattere” del “personaggio-azienda”.

Aspetta aspetta aspetta.
Personaggio⁉️
Sì, ogni azienda è un personaggio.
Ma di questo parleremo in una prossima puntata.

PS:
Per curiosità, ecco a cosa mi riferisco con #DailyLife, clicca per dare un’occhiata se vuoi: https://www.facebook.com/pg/alessandroprincipalipage/photos/?tab=album&album_id=1737771759664657

PPS: è uscito il mio nuovo libro “Rubare 7 segreti di Personal Marketing a 7 politici di successo“, guarda qui le recensioni! 🙂

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