Qual è il punto d’arrivo di Officina2030 - Alessandro Principali

Qual è il punto d’arrivo di Officina2030

Eccomi qui a rispondere ad una bella domanda che ha posto 
Roberto Bruno – membro della mia community –  in un post all’interno del gruppo, pochi giorni fa.

Perché dedicare a questa domanda un intero articolo.

Domanda che l’autore stesso ha definito “marzulliana”.

Ma non lo è.
È anzi un quesito importantissimo a cui dare risposta, specie per chi è nel gruppo da minor tempo.
Essendo Roberto nel gruppo dall’inizio, ritengo (ma se così non è, per favore Robi correggimi) che il senso della sua domanda NON fosse “qual è l’obiettivo nel quotidiano?”

Perché questo punto immagino che gli sia già piuttosto chiaro.Credo invece che la sua domanda fosse volta soprattutto a capire

“Qual è la visione a lungo termine del gruppo?”

In ogni caso, risponderò a entrambe le domande, un po’ per non sbagliare, ed un po’ perché è un’occasione preziosa per ricordare a tutti l’essenza del gruppo #Officina2030.

Parto dalla prima.

“Qual è l’obiettivo nel quotidiano?”

Nel post con cui diamo solitamente il benvenuto ai nuovi iscritti, vengono menzionati più volte obiettivi e spirito de gruppo.
Ad esempio, nelle primissime righe del post con cui accogliamo i nuovi iscritti, si legge:

Qui dentro troverai la prima Rete di Professionisti uniti per “forgiare” il proprio futuro professionale condividendo competenze differenti e supportandosi reciprocamente.

Già qui, dunque, si evince che lo spirito sia quello della condivisione e del supporto fra Professionisti di settori differenti, allo scopo di “forgiare” il futuro professionale di ciascuno.
Appena una riga sotto, si specifica ancora:

L’obiettivo comune di tutti i Professionisti di questo Network è quello di Evolvere nella propria professione, sviluppando le proprie competenze e il modo in cui “vendersi” sul mercato.

Da qui si capisce ancora meglio che l’obiettivo sia l’Evoluzione professionale dei singoli.
E viene specificato che questa Evoluzione si regge in effetti su due pilastri precisi:

1) L’incremento delle competenze individuali
2)La capacità di “vendere” le proprie competenze sul mercato

Il “2030” è soltanto una data-simbolo.

Poteva essere 2025, o 2100, il succo non cambia.

La data “2030” serve per dire: fissiamoci come obiettivo quello di costruirci una condizione professionale futura che assomigli il più possibile a quella desiderata.

E nel costruirla, lasciamola poggiare su Due Pilastri.

Due pilastri, dunque, che reggono l’Evoluzione di ogni singolo Professionista.Vediamoli entrambi.

Pilastro n. 1:
lo sviluppo di competenze individuali

Ovviamente non stiamo parlando delle competenze specifiche di settore (sul proprio campo, ciascuno deve lavorare necessariamente in autonomia).Stiamo invece parlando di competenze che esulano dalle specificità di settore, ma che sono altrettanto fondamentali.
Perché se si rimane incollati sulle conoscenze e competenze specifiche di settore, quel che accade è che si diventa sordi e ciechi di fronte al mondo.
Non si è più capaci di capire cosa si sta facendo bene e cosa si sta facendo male, cosa va cambiato e cosa invece va tenuto così com’è.
Come si sviluppano queste competenze all’interno del gruppo?

All’interno del gruppo, lo sviluppo di queste competenze avviene in tanti modi.

Ne cito alcuni:
1)condividendo case study personali,
 di successi ottenuti ma anche di fallimenti affrontati, così che possano essere di ispirazione e di insegnamento per altri membri
2)mettendo in comune le proprie conoscenze, competenze ed esperienze,
spiegando cioè le materie che si conoscono o gli esperimenti tentati; così può accadere che un Professionista senta parlare per la prima volta di Gamification, di Intelligenza Artificiale, di eSports, di Animazioni Grafiche, di Metodi di Apprendimento, (ecc. ecc. ecc…), e si interroghi su quali potrebbero essere le applicazioni di discipline nella propria professione
3)commentando trend di attualità,
 che ci aiutano a tenere la guardia alta sui fatti che accadono intorno a noi, e che possano fornire delle lezioni di business, o che possono aiutarci ad “affinare” le lenti d’ingrandimento con cui interpretiamo la realtà
4)Scambiando punti di vista differenti,
 che aiutano a raffinare i propri ragionamenti anche sui temi che conosciamo meglio
5)fornendo in modo pratico supporto
 rispetto a bisogni specifici o richieste d’aiuto
6) tessendo collaborazioni o partnership
 tra membri (ne contiamo già diverse)Sono ben consapevole che tutto questo potrebbe essere fatto in modo molto più organizzato.Se mi guardo alle spalle e osservo l’evoluzione che c’è stata nel gruppo dai primi giorni a oggi, in effetti siamo cresciuti tanto nell’organizzazione dei contenuti, ma c’è potenzialmente ancora molto da fare.
Lavoreremo per questo.

Pilastro n. 2: 
la capacità di “vendersi” sul mercato

Ho aperto questo gruppo nella profonda convinzione che “essere competenti nel proprio settore” sia una condizione assolutamente necessaria ma non sufficiente per garantirsi un futuro di gratificazione e soddisfazione professionale completa.

E poiché so anche che la maggior parte dei Professionsiti e Solopreneur ritiene invece il contrario – per abitudine, per cultura, o spesso per timore -, allora ho creduto che creare delle “contaminazioni” fra Professionisti diversi avrebbe aperto un pochino gli occhi a molti.

Perché, in fondo, sapere di essere bravi in ciò che si fa è ovviamente fonte di grande piacere intimo e personale. Ma questa consapevolezza talvolta può trasformarsi addirittura in frustrazione, quando si scontra con la realtà, ovvero che troppo spesso la nostra bravura non è conosciuta o apprezzata tanto quanto vorremmo, o tanto quanto crediamo di meritare, o – ancora – non ci porta tutte quelle gratificazioni che desideriamo.

Insomma, sapere di essere capaci è bellissimo, ma può essere sufficiente soltanto se non abbiamo interesse a trasformare questa bravura in business.

Se invece abbiamo intenzione di fare leva sulla nostra bravura per guadagnarci la pagnotta (e magari anche qualcosa in più di una pagnotta…), ecco che una strategia di marketing e di comunicazione diventa irrinunciabile.

La convinzione per cui “siccome sono bravo sarò anche apprezzato e mi realizzerò/guadagnerò di conseguenza” è un mito metropolitano. Purtroppo o per fortuna, essere abili nel proprio lavoro è solamente la conditio sine qua non.

La verità è che, se questa abilità non viene resa visibile, apprezzabile e manifesta, rischiamo di far la fine dell’artista che dipinge quadri bellissimi e poi li tiene nascosti in cantina.

Ecco.

Questo Officina2030 serve anche a questo.

Ad offrire l’ispirazione – a anche qualche strumento – per incanalare le proprie competenze anche in un progetto di “sana vendita di se stessi“.

Molti dei membri hanno iniziato a cambiare prospettiva nel merito proprio frequentando questo gruppo.

Da Professionisti chiusi nel buio del proprio studio, hanno iniziato ad aprire le finestre e a mostrarsi al mondo.

E ora veniamo alla seconda domanda.

Quella che – credo – intendesse effettivamente porre Roberto. Ovvero:

“qual è la visione a lungo termine del gruppo?”

Su questo, invece, mi sono sbilanciato soltanto di recente.Come già condiviso in alcune occasioni, il giorno in cui è nato il gruppo questa Visione non era sul piatto.
Ha invece preso corpo nel tempo.

Il mio obiettivo è quello di portare Officina2030 fuori da Facebook, e trascinarla nel mondo reale.

La mia ambizione è di renderla un punto di riferimento in Italia per Professionisti e Solopreneur che desiderano far evolvere la propria professione attraverso la formazione, il confronto, il supporto e lo scambio con altri Professionisti.

La mia intenzione è di trasformarla in una rete di Persone che interagiscono anche – anzi, soprattutto – fuori da Facebook.
Attraverso appuntamenti fissi.

Ristretti e allargati, formali e informali, organizzati e spontanei, individuali e di gruppo. Un network che si espanda pian pano nei numeri e nella qualità dell’offerta.

Per continuare a ricevere gli input che servono a saltare in avanti, per conoscere i trend che chiusi nel nostro orticello perdiamo altrimenti di vista, per individuare collaboratori e partner pescandoli fra persone valide, per trovare l’ispirazione che serve a motivarsi, per formarsi e per crescere.
Ci riuscirò?
Non lo so.

Per adesso so che meno di due anni fa Officina2030 non esisteva, e oggi esiste.

Nonostante in Officina2030 io investa tantissimo tempo, nonché soldi, ho il grande cruccio di riuscire a dedicarle meno di un decimo di quanto vorrei.

Ma so anche che dentro ci sono tante persone che hanno contribuito, e continuano a contribuire – e non poco! – a farla crescere e darle forma, e verso queste persone sono tanto riconoscente.

So che la responsabilità di tenere stretti i ranghi e di dettare la direzione è mia, ma so che posso contare sul supporto straordinario di tanti Professionisti, anzi di tante Persone, che ogni giorno aprono Facebook e danno il loro contributo al gruppo.

In primis Francesca, of coursethe Queen of Officina2030 

Se Officina2030 diventerà un Movimento vero e proprio di Professionisti e Solopreneur, molti potranno dire che c’erano sin dall’inizio.
Se il viaggio sarà interrotto, per mille motivi…sicuramente potremo dire che perlomeno, nel mentre, ci siamo divertiti.

Entra nel mio gruppo chiuso #Officina2030, dove ci confrontiamo per costruire insieme i professionisti di domani:

https://alessandroprincipali.com/accedialgruppo

E per avere strategie concrete da applicare subito su te stesso, inizia leggendo il mio libro “Rubare 7 segreti di Personal Marketing a 7 politici di successo”

http://bit.ly/7segretidipersonalmarketing

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