Sei “super” o inutile?
Quando ero bambino esisteva un giorno sacro, più sacro degli altri.
Era il mercoledì.
Il mercoledì infilavo in tasca 1.200 lire, che i miei mi riservavano appositamente, uscivo di casa e imboccavo la via principale, 200 metri circa, fino alla piazzetta.
Lì sorgeva un’edicola che oggi non c’è più.
Bastava che mi affacciassi e il giornalaio sapeva già cosa dovesse fare.
Infilava la mano in mezzo a un mucchio di riviste e la tirava fuori soltanto quando stringeva in mano lui.
Topolino.
É stato il primo fumetto a cui mi sono appassionato.
Una malattia vera e propria, durata fino ad anni molto più avanzati di quelli infantili.
Lo leggevo tutto, non mi scappava una parola.
Non solo le storie, anche le rubriche, gli inserti, le lettere dei lettori. Tutto.
Solo guardando i disegni ero diventato capace a riconoscere al volo il nome del disegnatore di turno.
Il mio personaggio preferito era Paperino, infatti leggevo prima la sua storia e solo dopo tutte le altre.
Poi, crescendo mi sono legato tantissimo a Dylan Dog.
Conservo tuttora un’ampia collezione.
Poi è arrivato Diabolik.
Mio padre mi raccontava spesso della passione che nutriva da ragazzo per Superman.
Ho amici che impazziscono per il filone giapponese.
E ognuno di voi avrà, o avrà avuto, il suo personaggio.
Ti sei mai domandato per quale motivo ci scatta questa passione maniacale per le vicende di un personaggio fantastico?
[spoiler: se ti stai domandando cosa c’entri tutto questo con la tua Professione, sappi che ne parlo nel mio libro “Rubare 7 segreti di Personal Marketing a 7 politici di successo“, uscito 3 anni fa e che ho appena ripubblicato in una versione nuova e aggiornata: https://alessandro-principali.lpages.co/rubare-7-segreti…]
Topolino esce nel 1932, Superman nel 1939, Tex Willer nel 1948, Diabolik nel 1962, Dylan Dog nel 1986, e mi fermo qui, ce ne sarebbero così tanti.
E dopo decenni e decenni, siamo ancora lì a leggerli.
LA STESSA, IDENTICA STORIA!
L’aspetto più incredibile è che le storie di questi personaggi sono pressoché sempre le stesse.
La gente continua a comprare il fumetto da decenni e decenni, nonostante sappia esattamente come andrà la storia.
Paperino si infilerà in un guaio ma alla fine ne uscirà.
Diabolik tenterà un colpo impossibile che alla fine riuscirà a portare a casa.
Superman si lancerà in una missione salvifica e alla fine trionferà.
Ma c’è di più
Non solo sappiamo tutti come andrà a finire, ma sappiamo anche come si comporteranno i diversi personaggi in ogni pagina.
Uno farà sempre la scelta più sbagliata e maldestra, un altro sarà incrollabile nel difendere i suoi valori con coerenza, un altro fuggirà sempre di fronte alle sue responsabilità.
Non è come quando vedi un film per la prima volta.
Non ci sono colpi di scena, non c’è mai un evento inaspettato.
A Paperino non capita mai la botta di culo, Diabolik non si fa mai fregare, Dylan Dog non resiste mai al fascino di una ragazza avvenente.
Non si muove una foglia che tu lettore non possa prevedere dall’inizio alla fine.
Eppure milioni di lettori divorano le storie, impazienti di arrivare alla fine, per poi aspettare con ansia la storia successiva.
La gente ama sentire le storie dei personaggi dei fumetti.
Perché?!?
[se non lo hai ancora fatto, scopri nel mio libro “Rubare 7 segreti di Personal Marketing a 7 politici di successo” perché questa informazione ti renderà un/a Professionista migliore:
https://alessandro-principali.lpages.co/rubare-7-segreti…]
Forse il lettore di Superman vuole sapere se stavolta se la caverà o meno???
Certo che no, sa già che se la caverà!
Le persone non sono curiose di sapere come andrà a finire la storia.
Sanno già tutti come andrà a finire la storia!
Il supereroe vincerà e il nemico perderà.
E allora senti qui.
La gente vuole leggere le storie dei personaggi che ama, semplicemente perché a quel personaggio è profondamente affezionata.
E come accade per ogni persona a cui siamo affezionati, vogliamo restare aggiornati: vogliamo continuare a sapere come sta, cosa pensa, cosa gli succede.
C’è un però.
NOI NON CI AFFEZIONIAMO A TUTTI I PERSONAGGI.
Ci affezioniamo solo a personaggi con caratteristiche precise.
La bontà? Na.
L’astuzia? Na.
L’eroismo? Na.
E allora quali?
Ecco la risposta:
I fumetti con maggiore successo contemplano tutti personaggi con una personalità cristallina, nel bene e nel male.
I personaggi delle storie, per essere interessanti e coinvolgenti, non devono avere sfumature.
Le personalità moderate non funzionano.
Le personalità forti, quelle sì, emergono e si appiccicano nella testa delle persone.
Facci caso: i personaggi dei fumetti, più hanno una personalità netta e definita, più hanno successo.
La gente non si appassiona alle storie di personaggi scialbi e senza pepe.
Si appassiona invece al personaggio tagliato con l’accetta in modo così netto che puoi sempre immaginare come la pensa su qualsiasi questione prima ancora che dichiari esplicitamente la propria opinione.
I personaggi più amati sono quelli i cui tratti sono chiarissimi a tutti: chiaro in cosa crede e in cosa non crede, chiaro per cosa combatte e da cosa si difende, chiaro chi attacca e da chi è attaccato.
Cosa ha a che fare questo con il tuo marketing?
Ha a che fare perché il prossimo personaggio a cui vorremmo affezionarci sei tu.
Un te disegnato con la stessa nitidezza di un personaggio dei fumetti.
Un te che assume contorni precisi e inequivocabili.
Facci venire la voglia di continuare a sentire come prosegue la tua storia.
[VUOI SAPERE COME FARE?
Clicca qui e lo saprai
Te lo racconto nell’ultima versione aggiornata del mio libro “Rubare 7 segreti di Personal Marketing a 7 politici di successo“
=>
https://alessandro-principali.lpages.co/rubare-7-segreti…